Il Giardino dei Ciucioi
ll Giardino dei Ciucioi, noto pure come Giardino Bortolotti, è un giardino pensile in cui ruderi e strutture artificiali si sposano a elementi naturali, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Il nome deriva probabilmente da Zum Zoll (alla dogana) dato che l’Avisio era il confine fra il Principato Vescovile di Trento e la Contea del Tirolo.
Il Giardino è un significativo esempio di architettura di gusto romantico, realizzato tra il 1840 e il 1860 per volontà di Tommaso Bortolotti di Lavis. Il complesso è organizzato lungo una rampa elicoidale che pone in connessione una serie di terrazzi artificiali, su cui affacciano suggestive strutture architettoniche: il prospetto di una chiesa gotica, la parte di un castello con porticato, un criptoportico, una loggia e varie guglie in stile moresco; all’estremità della rampa sorgeva pure l’abitazione del giardiniere.
Un tempo, due serre vetrate collocate sul terrazzo superiore ospitavano piante rare ed esotiche, tra cui palme, magnolie, limoni, aranci, nespole del Giappone, piante officinali e aromatiche. Nel corso della Grande Guerra, il Giardino subì gravi danni e molte piante morirono in seguito, nel 1921, a causa di un prolungato periodo di siccità.
Scendendo da Meano o passeggiando a San Lazzaro, lungo l’Avisio o in piazza Loreto, anche oggi si rimane sorpresi da questa sorta di scenografia teatrale, costruita in un dialogo perfetto fra architettura e paesaggio. Piano piano, con i lavori lenti del restauro, il profilo del doss Paion è stato riportato all’antico splendore. Ma è facile immaginare che un’emozione molto simile l’abbiano provata anche i lavisani di metà Ottocento. Nel giro di pochi anni, videro un quadro prendere vita. L’artista era in realtà un costruttore che utilizzò la montagna come se fosse una tela.
Del giardino non è rimasto nessun progetto. È probabile che fosse tutto nella mente del suo ideatore, Tommaso Bortolotti. Anzi, ancora oggi è facile immaginare che ogni cosa fosse stata pensata in divenire, con l’intento preciso di stupire chi se ne stava di sotto, a guardare ogni cosa con una certa diffidenza.
Il Giardino è accessibile al pubblico: per info Giardino dei Ciucioi prenotazione
Fonte tratta da: Giardino dei Ciucioi
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